Non mancano che pochi giorni, e milioni di appassionati astrofili e di inguaribili sognatori non aspettano altro: che arrivi il 10 Agosto e con esso la Notte delle Stelle Cadenti. Credi anche tu che se vedi una stella che cade ed esprimi un desiderio esso si realizzerà, presto o tardi? Se la risposta è sì non ho altro da dirti; se la risposta è no, forse dovresti continuare a leggere.
Sperma, Lacrime e Rifiuti Spaziali
Cominciamo con la parte prosaica. Le stelle cadenti del 10 di Agosto, quelle che ogni anno si ripresentano immancabili, non sono affatto stelle. Il Sole è una Stella, ovvero un corpo incandescente e fisso con un’evoluzione temporale che va dalla nascita alla morte. Quelle che comunemente definiamo “stelle cadenti” altri non sono che detriti: insomma, rifiuti spaziali.
Ogni anno la Terra, nel suo eterno peregrinare nella Galassia, incontra una cometa chiamata Swift-Tuttle che fu osservata per la prima volta nel 1867, e che è stata visibile dalla Terra l’ultima volta nel 1992. Per il prossimo incontro bisognerà aspettare il 2126! La cometa è composta per lo più da ghiaccio e altre sostanze gassose e, per così dire, “perde pezzi”. Quando questi pezzi entrano a contatto con l’atmosfera terrestre si incendiano e cadono.
Si generano così delle scie luminose, a volte poco più che brevi lampi, in altri casi code luminescenti di tanti colori che illuminano il cielo notturno anche per parecchi secondi. Ecco quello che sappiamo oggi, quindi, sulle stelle cadenti. Sappiamo anche che quest’anno saranno visibili soprattutto nella notte tra il 12 e il 13 Agosto, osservando il cielo a nord-est, poco sotto la costellazione di Cassiopea. La riconosci con facilità perché forma una W. Le stelle cadenti sono dette “perseidi” perché sembrano provenire dalla costellazione di Perseo. Quest’anno saranno ben visibili in quanto l’11 Agosto è Luna Nuova, e il cielo quindi sarà praticamente buio.
Questa è la scienza. Poi ci sono spiegazioni diverse. Per i romani le stelle cadenti erano gocce di sperma del dio Priapo che veniva a fecondare la Terra. Per i cristiani sono le lacrime del martire San Lorenzo, che scendono a purificare il genere umano dai suoi peccati. Due interpretazioni curiosamente distanti, ma altrettanto valide per chi le ha formulate!
Esprimi un de-siderio
La maggior parte di noi oggi, quando mette il naso all’insù durante una notte calda e silenziosa di mezzo Agosto, non pensa a niente di tutto questo. Non fa altro che elaborare un desiderio nel suo cuore e spera con tutte le sue forze che quella luce fugace possa renderlo vero.
Sciocchezze? Non proprio: curiosamente, ci viene in aiuto una scienza che consideriamo un po’ arida, la linguistica. Il termine desiderio viene dal latino e si compone di due parti, “de” e “sidereum”. Sidereum a sua volta deriva da “sidus” che vuol dire “stella“. “De” è una particella privativa che vuol dire “senza”. Desiderio quindi letteralmente vuol dire “senza stelle”. Il cielo senza stelle ci appare vuoto, quasi un buco nero in cui annegare. Si desidera qualcosa se si prova un grande vuoto, se si avverte un senso di privazione che deve essere colmato in qualunque modo possibile.
La traduzione del termine è molto intrigante, molto più di quanto non ci aspetteremmo: “desiderare” implica un bisogno profondo dell’animo, ma anche del corpo, perché spesso il desiderio è sessuale. Desiderare qualcosa è molto di più che una vaga aspettativa: significa volerlo con ogni fibra del proprio essere, fisico e spirituale.
Che senso ha dunque aspettarsi che una simile esigenza possa essere esaudita da un pezzo di roccia che brucia e poi muore? Forse perché quello è un frammento infinitesimale del Cosmo in cui abitiamo… infinitesimale, come noi. Magari la sua vita effimera serve proprio a riempire quel vuoto. Magari, nel suo avvampare improvviso e definitivo, riaccende in noi la luce più grande: quella della Speranza.
Torniamo quindi alla domanda più importante, quella che gli scettici si fanno da sempre: una stella cadente può esaudire un desiderio? La risposta è “sì”, e lo fa nella misura in cui tu credi che possa farlo. Naturalmente un corpo celeste da solo non fa un bel niente, così come un Pianeta non può decidere del tuo futuro. Ma se coltivi il tuo desiderio, lo nutri di speranza, lo fai avvampare al fuoco del tuo ardore, la tua volontà ti condurrà a lottare contro ogni avversità fino al raggiungimento del tuo scopo.
Quel giorno capirai che è stato tutto merito della stella che una notte di molte notti prima tu hai pregato silenziosamente: poiché essa ti ha infuso parte del Potere del Tutto a cui appartieni e ti ha permesso di colmare quel vuoto che provavi con luci sfolgoranti di migliaia di colori.