Il Coral Castle è una costruzione relativamente recente, in quanto venne eretta solo poche decine di anni fa. Eppure viene sovente paragonata a monumenti molto più antichi, come Stonehenge, le Piramidi d’Egitto, e il Taj Mahal. Quello che ancora oggi stupisce dell’imponente complesso di edifici è che nessuno ha mai scoperto, con esattezza, come il suo costruttore, Ed Leedskalnin, lo abbia eretto. Sembra come se avesse voluto sfidare la gravità: il mistero di Coral Castle resta fitto.
Un cuore spezzato
Ed Leedskalnin nasce il 10 Agosto del 1887 a Riga, in Lettonia, da una famiglia di tagliatori di pietre. Quando ha 26 anni gli viene promessa in sposa una ragazza assai più giovane di lui, Agnes Scuffs, che ha solo 16 anni. Lui la chiama “sweet sixteen”, dolce sedicenne. La dolce Agnes, però, infligge il più grande dolore di tutta la vita successiva ad Ed, cambiando idea in merito alle nozze il giorno prima che venissero celebrate. Da quel cuore spezzato, sarebbe nata un’opera imponente.
Ed decide di abbandonare la Lettonia e vola fino in America, dove visita diversi stati fino a stabilirsi in Florida per via del clima. Infatti era stato malato di tubercolosi e aveva bisogno di aria salubre. Si insediò in un primo momento a Florida City, dove cominciò a costruire un edificio dall’aria molto inusuale usando una pietra locale, detta “coral stone”. In realtà non è corallo ma calcare oolitico, nel quale si trovano spesso fossili di conchiglie o, appunto, coralli.
Era il 1918 quando il costruttore si stabilì in Florida, e nel 1923 cominciò un lavoro che lo avrebbe impegnato per i successivi 28 anni, fino al 1951. Nel 1936 iniziarono a costruire nel luogo in cui Ed stava erigendo la sua opera, così che decise di spostarsi nel luogo in cui ancora oggi si trova il suo “Coral Castle”, ovvero ad Homestead. Una volta effettuato il trasloco, continuò il suo misterioso lavoro con le pietre calcaree.
Rock Gate Park
Quello a cui Leedskalnin diede vita in quasi trent’anni di impegno solitario è un’opera che ancora oggi lascia strabiliati. Non si tratta di un castello, come il nome attuale, Coral Castle, farebbe ipotizzare, ma di un complesso. Per il suo costruttore era il “Rock Gate Park”, quindi un parco. Le costruzioni che lo compongono ruotano attorno ad un torrione quadrangolare a due piani che era anche l’abitazione di Ed.
Le pietre usate erano tutte molto grandi e molto pesanti, fino a 14 tonnellate ognuna. Ed eresse un obelisco dal peso di 22 tonnellate, e costruì un telescopio in pietra con le riproduzioni di alcuni pianeti. Si calcola che la pietra più pesante sia di 30 tonnellate. Le pietre perimetrali, che misurano 2 metri e mezzo, non hanno subito alcun danno nel tempo: nemmeno nel 1992, quando l’Uragano Andrew si abbatté sulla Florida.
Una delle strutture più rimarchevoli del complesso del Coral Castle è il cancello di ingresso, il quale è costituito da un enorme blocco in pietra che gira su se stesso. La distanza tra il blocco e la struttura che lo sorregge non è che di pochi millimetri: per smuovere il cancello bastava il tocco del dito di un bambino. Il meccanismo creato da Leedskalnin si inceppò solo nel 1986 e nessuno riuscì a ripararlo a dovere.
I segreti del Coral Castle
Si narrano molte cose curiose sul conto di quell’omino, che era piuttosto basso e minuto di costituzione. Ed Leedskalnin lavorava solo di notte, alla luce di un lume che alimentava con un generatore di sua invenzione. Non permetteva a nessuno di aiutarlo, e men che meno di osservare il suo lavoro. Una volta qualcuno però riuscì a sbirciare, e disse di aver visto le pietre che levitavano, come palloni riempiti di idrogeno.
A chi gli chiedeva come riuscisse a sollevare quei pesanti massi da solo, rispondeva “è facile, una volta che sai come fare”. Quando effettuò il trasloco, noleggiò dei mezzi per il trasporto, ma li caricò e scaricò da solo, senza voler essere supportato da nessuno. Le sue costruzioni non usano malta né alcun altro legante, le pietre si incastrano alla perfezione. Sono semplici, prive di incisioni o altri ornamenti.
Cominciò così a circolare la voce che Ed Leedskalnin avesse ereditato i segreti degli antichi costruttori, quelli che avevano eretto Stonehenge e costruito le piramidi. Lui stesso scrisse dei libri in cui parlava del magnetismo insito in tutte le cose, e che questo magnetismo poteva essere usato per creare energia costante e perpetua, da utilizzare a proprio piacimento. Di notte, qualcuno diceva anche che si sentiva un canto provenire dal Coral Castle, e che Ed parlava con le pietre.
L’eredità di Ed Leedskalnin
Nel 1951, Leedskalnin si sentì male: era il mese di dicembre. Fino ad allora aveva aperto il cancello del suo Rock Gate Park a molte persone, accompagnandole di persona e mostrando la sua creazione. Mise così un biglietto in cui diceva di essere andato in ospedale. Lì morì tre giorni dopo, all’età di 64 anni, portando i suoi segreti nella tomba. Il castello venne ereditato da suo nipote, che lo vendette poco dopo. Dal 1981 il Coral Castle è un museo e un’attrazione turistica.
Quando il cancello d’ingresso si danneggiò, si scoprì che il sistema di funzionamento era molto semplice: il masso ruotava su un cuscinetto, che si era arrugginito. Per sostituirlo, e poi rimettere a posto il cancello, furono necessari sei uomini e una gru, in quanto pesava sei tonnellate. Ed aveva fatto tutto da solo. Anche dopo la riparazione, il cancello non gira più con la perfezione che aveva prima.
Ci sono quelli che dicono che Leedskalnin abbia usato carrucole e pulegge, che sono anche visibili nel museo di Coral Castle, e che non c’è nessun mistero nella sua costruzione. Non si spiega comunque come sia riuscito a fare tutto da solo. Quello che è certo, è che ha omaggiato la sua “sweet sixteen” come solo un altro uomo era riuscito a fare: l’imperatore Shah Jahan, che commissionò la costruzione del Taj Mahal per commemorare la moglie defunta di parto. Ma lui usò numerosi schiavi: Ed Leedskalnin solo le sua mani, e qualche misteriosa energia che lui solo possedeva.
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