Il 10 Agosto è una data imperdibile per tutti coloro che amano osservare il cielo notturno. Purtroppo in città il fenomeno delle stelle cadenti non è facilmente osservabile per via dell’inquinamento luminoso. Ma se solo ti allontani un po’ dal centro abitato, e vai in un luogo in cui vi siano meno luci, forse potrai vedere anche tu una stella cadente e rinnovare la magia che unisce il cielo alla Terra, gli astri agli uomini.
San Lorenzo
La tradizione cristiana associa la notte in cui uno sciame di stelle cadenti incendia l’atmosfera terrestre con il martirio di Lorenzo, uno degli arcidiaconi dei tempi pionieristici della Chiesa. Le inesattezze storiche e perfino astronomiche sono tantissime in questa narrazione, ma in fondo poco importa, perché è la suggestione popolare quella che vince sull’arida dottrina.
Siamo nel III secolo dopo Cristo e di San Lorenzo non sappiamo molto, se non che doveva essere un arcidiacono di papa Sisto II: Ebbe la sfortuna di cadere vittima delle persecuzioni dell’imperatore Valeriano. Quelli erano ancora anni in cui il cristianesimo veniva fieramente avversato. Il 10 agosto del 258 venne messo a morte per il solo fatto di professare una religione considerata fuorilegge nell’Impero Romano.
Con tutta probabilità, come era uso all’epoca, Lorenzo venne decapitato. ma l’agiografia tramandata da Sant’Ambrogio, che ha preso piede con il tempo nella devozione dei fedeli, fa una narrazione molto più colorita. Dice che l’Imperatore, per torturare il santo, ordinò che venisse messo su una graticola ardente. San Lorenzo sopportò stoicamente il lancinante dolore, versando lacrime amare ma senza rinnegare la sua fede.
La cometa
Appena due secoli prima, nel 36 dopo Cristo, era avvenuta per la prima volta l’osservazione di un fenomeno astronomico curioso e affascinante. Si vide cioè che nella notte del 10 Agosto il cielo veniva attraversato da un gran numero di quelle che si definiscono comunemente “stelle cadenti”. Più tardi si fece l’associazione tra quella pioggia splendente e le lacrime del martirio di San Lorenzo. Si pensa che quelle stelle che scendono verso il basso siano segno del dolore del santo, ora assunto in cielo. Oppure c’è chi dice che siano i carboni ardenti del suo martirio.
Oggi, in verità, la notte di San Lorenzo non coincide più con esattezza con il 10 di Agosto: il picco del fenomeno si è infatti spostato all’11. Nel 2020, per l’esattezza, cadrà tra l’11 e il 13 Agosto. Lo spostamento si deve all’origine del fenomeno, causato dall’attraversamento da parte della Terra della scia di frammenti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle. Le stelle cadenti sono in realtà meteoroidi, ovvero le scorie lasciate in atmosfera dalla cometa che ha un diametro di ben 26 chilometri.
Ci sono altri sciami meteorici nel corso dell’anno, ma quello di agosto è particolarmente famoso per via della sua abbondanza, ma anche perché cade in estate, quando è più facile andare all’aria aperta per osservare il fenomeno. Le “stelle” si vedono prevalentemente a nord-est, a notte fonda, specie poco prima dell’alba. Sono dette “Perseidi”.
Sogna
Tutti i fenomeni astronomici, da sempre, suggestionano in modo particolare gli uomini. Il motivo è che all’improvviso ci ricordano che non viviamo in uno scenario fisso, ma in un ambiente vivo e mobile che ci risuona attorno e che interagisce con noi. Osservare pezzi di cielo che cadono giù magari ci spaventa anche un po’, ma soprattutto ci fa capire che il nostro posto nel mondo non può prescindere da altri equilibri, che si ripetono da sempre o comunque da un tempo molto più lungo del breve volgere di una vita umana.
Non cedere alla tentazione del cinismo. Non dire: sono tanti anni che esprimo desideri e nessuno si è mai avverato. Fallo di nuovo, una volta di più. Non puoi mai sapere quando infine il Cosmo si alzerà ad abbracciarti. E anche se i tuoi sogni restassero tali, c’è ben poco che dia lo stesso ineffabile piacere che farli insieme ad una stella.
Fonti: