L’Astrologia è una scienza, ma non una scienza esatta. Essa si basa su un presupposto errato (ben sapendo, però, che è errato), vale a dire che la Terra è al centro dell’Universo e che il Sole vi ruota attorno. L’Astrologia considera Pianeti due corpi celesti che non lo sono: il Sole e la Luna. Studia le Costellazioni, che in realtà non corrispondono ai segni zodiacali e che per convenzione vi sono associati. Insomma, in Astrologia si può anche derogare un po’ dalla razionalità per sconfinare nel sogno.
Se c’è un astro che invita al sogno, al romanticismo e alla magia è di certo la Luna. Ha affascinato poeti e scrittori, è stata amata e odiata (Marinetti inneggiava “Uccidiamo il chiaro di luna!”) e probabilmente ha guidato i passi dei nostri progenitori che, prima del fuoco, non potevano contare su altra luce notturna che la Sua.
Zamboni e il Romanticismo Scientifico
Sul finire dell’Ottocento, in pieno clima romantico, Filippo Zamboni, patriota e scrittore dedito all’ipnotismo, scrisse un’opera che fu pubblicata post mortem da sua moglie. Si intitolava “Il bacio nella Luna, pandemonio, ricordi e bizzarrie”. E di una bizzarria, di certo, tratta come tema centrale: parla del fatto che sulla Luna ci sono un Uomo e una Donna avvinti da un bacio eterno.
La loro non è una presenza fisica, come quella di Astolfo che volò sulla Luna per recuperare il senno di Orlando, quanto più di un’immagine che puoi osservare anche tu in una bella e luminosa notte di Luna Piena. Come sai, per via del suo peculiare moto, la Luna volge sempre la stessa faccia verso di noi. In quella faccia c’è un “dipinto” costruito dalle ombre dei Suoi fossi e delle Sue valli.
Zamboni ce lo descrive nel dettaglio
Dividendo egualmente il tondo della luna dall’alto in basso, voi senza grande lavorio della fantasia, coglierete nel mezzo campo alla vostra diritta il vasto profilo della testa capelluta dell’uomo, rivolto a sinistra; il suo collo possente, parte del gran petto e sovresso quella lucentissima stella. Il tutto tiene e riempie mezza la luna a destra. All’opposto semicerchio rileverete la rotonda testina della donna, ricoperta per metà dal profilo dell’altro. Essa è di faccia, un po’ inclinata, perduta in un mar di capelli. Di lei si scorge l’occhio, la guancia e un filo de’ labbri avvicinati ai labbri di lui. ∗
Osserva bene ma, ti prego, non farlo con gli occhi del cinismo e del disincanto: fallo con gli occhi del bambino che da qualche parte c’è ancora dentro di te. Vedrai una dolce fanciulla appoggiare le sue labbra su quelle del suo amato, che si protende verso di lei. Le notti di luna piena d’agosto, dice Zamboni, sono le migliori per sbirciare la coppietta che si scambia le sue effusioni. Naturalmente, essi cambiano posizione a seconda della fase lunare in corso.
Pareidolia o?…
Gli esperti ti diranno che si tratta di pareidolia, della tendenza che l’uomo ha a ritrovare fattezze a lui familiari in ciò che osserva. Ciò che guardi sono rocce, avvallamenti e lunghe ombre, niente di più. Sarà.
Ma la Luna è lassù da tanto più tempo di noi. Ha osservato l’Universo espandersi e creare la vita; è stata violata da un piede umano e ha celato nei suoi anfratti più nascosti tutto quello che è andato perduto sulla Terra da allora. Sono forse lassù l’Amore, la Bontà, la Fratellanza, o forse c’è anche il mitico Senno, non solo di Orlando, ma del Genere Umano tutto?
Ma in fondo che importa, non trovi? Il prossimo plenilunio ci sarà il 27 di luglio; passata l’eclissi la Luna ti apparirà più splendente che mai. Siedi in riva al mare, o in un luogo buio; spogliati di tutte le incrostazioni che gli anni ti hanno messo addosso e respira. Quando guarderai la Luna non vedrai un pezzo di roccia che vaga nel Cosmo, ma vedrai due amanti che non smettono mai di baciarsi.
E così anche tu non ti sentirai più una creatura dispersa in un’Immensità troppo grande da sopportare, ma ti sentirai figlio di quell’Amore Infinito e senza pudore, che si ripete ogni notte, che si rinnova da sempre.