Al mondo esistono numerose piramidi. Alcune sono conclamate ma, per quanto siano sotto osservazione e in via di studio da secoli, ancora celano molti misteri: ad esempio, le piramidi d’Egitto. Ci sono poi delle piramidi che in molti faticano a riconoscere come tali, perché sono formazioni rocciose naturali con peculiarità straordinarie: è il caso delle piramidi di Bosnia. Ma in Europa c’è una sola piramide che, di fatto, non esiste che per pochi giorni l’anno. Questa è la piramide olografica dei Monti Ceahlau.
Il monte Kogaion
Tutti abbiamo sentito parlare del Monte Olimpo, quello sul quale si annidavano gli dei della Grecia Antica. Non tutti sanno che anche per altre popolazioni le divinità vivevano sulla cima di montagne altissime: ad esempio per i Daci. I Daci erano la popolazione che abitava il corso del basso Danubio fin da svariati secoli prima di Cristo, probabilmente millenni. Vennero in seguito conquistati dalle legioni romane. Essi veneravano un dio chiamato Zalmoxis.
Zalmoxis, secondo quanto narra il geografo greco Strabone, era un tempo un sommo sacerdote il quale si ritirò a vivere in ascetismo e contemplazione sul monte Kogaion. Fu così che si trasformò in un dio. Pare che egli avesse abitato a lungo in una caverna sotterranea. Nessuno sa dove sia il monte Kogaion, ma sono in molti a presupporre che potrebbe essere quello che attualmente si chiama monte Ceahlau.
Il massiccio del Ceahlau si trova in Romania, nella regione di Neamt, e fa parte dei Carpazi orientali. Affiancato dal fiume Bistrita e dal lago Bicaz, si compone di due picchi più bassi chiamati Toaca (1904 m) e Ocolaşul Mare (1907 m). Questa zona montuosa è nota in tutto il mondo, ed è meta ogni anno di numerosi escursionisti, per via di un fenomeno del tutto peculiare che ha luogo qui. Anzi, i fenomeni sono due: spiegabilissimi dal punto di vista delle leggi della fisica, fanno però pensare a qualcosa di soprannaturale che aleggia su questi boschi antichi.
La piramide olografica, o piramide ombra
Il tutto accade nel mese di agosto, e più precisamente nel giorno 6. Anche nei giorni precedenti e successivi è possibile osservare il peculiare fenomeno ottico, unico in Europa, anche se il suo climax è appunto il giorno 6. Nel momento in cui sorge il sole, esso si allinea con il picco più alto del Ceahlau, disegnando un’ombra sulla vallata. Anche i due picchi minori proiettano le loro ombre, che assumono colori diversi, solo in quella particolare posizione del sole. Quello che si crea è un disegno tridimensionale, una piramide che sembra riempire lo spazio, aleatoria eppure chiarissima.
Ci sono diverse testimonianze filmate e fotografie che dimostrano la concretezza del fenomeno detto della “piramide olografica” o “piramide ombra”. Si verifica anche perché c’è una sorta di “schermo” su cui la luce del sole si proietta, e sono le particelle atmosferiche e di acqua sospese nell’aria al mattino presto. La piramide resta ben visibile per circa 80/90 minuti, per poi svanire.
L’altro fenomeno che si può osservare è non meno stupefacente. Avviene sempre nel mese di agosto ed è detto “la strada per il paradiso”. Dalla cima del picco Toaca si diparte una colonna di luce, affiancata da due bande più scure, che dalla terra si perde nel cielo. Anche questo è un evento ottico che si può spiegare senza far ricorso ad alcun intervento sovrannaturale. Ma ci sono anche elementi che fanno capire come questo luogo dei Carpazi sia intriso di una energia che i nostri antenati probabilmente conoscevano molto bene.
Una piramide nel cielo
Accade che il picco di Toaca presenti alcune misteriose caratteristiche. Intanto, è una formazione naturale piramidale a base quadrata, il che è molto raro in natura. La sua base è esattamente il doppio di quella della grande piramide di Cheope in Egitto. L’ombra che i tre picchi proiettano ha del miracoloso perchè può formarsi solo con una congiunzione pressochè straordinaria di diversi elementi che devono collimare alla perfezione in un determinato momento. Tanto è difficile accettare che ciò accada per un puro caso, che c’è chi pensa che non sia affatto un caso.
Che i nostri antenati abbiano modellato ad arte questi picchi per creare questo fenomeno? La strada di luce che si erge dal Toaca è considerato uno dei “pilastri della Terra”, segno che il Ceahlau è uno dei luoghi che condensano l’immensa energia che cova il nostro pianeta. E non è un caso che intorno a questo luogo siano sempre avvenuti dei fenomeni difficilmente spiegabili, come la comparsa di cerchi nei campi.
Ciò che si sa con certezza è che il Ceahlau era sacro ai Daci, ed è considerato sacro ancora oggi dai Cristiani. Il 6 agosto si celebra infatti la Trasfigurazione di Cristo, e molti, anche anziani, salgono sulla montagna, a quasi 2000 metri, per ammirare il fenomeno della piramide olografica tridimensionale. Colui che ha assistito al fenomeno il maggior numero di volte è un fotografo, Mihai Marin, che non cessa di immortalarlo e studiarlo, ma non riesce a capirlo.
Per ammirare la piramide di ombra bisogna alzarsi al mattino molto presto, o pernottare sulla montagna. Dicono che chi si incontra sul Ceahlau resterà per sempre connesso, in un modo o nell’altro. Perchè qui dimoravano gli dei e, forse, vi dimorano ancora.
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