Il centro e sud America sono ricchi di molti affascinanti siti pre colombiani, di cui abbiamo traccia perché sono stati ritrovati reperti materiali ma non testimonianze scritte. Un sito notevole, anche se poco conosciuto, è Guayabo de Turrialba, che si trova in Costa Rica. Questo luogo cela un mistero: perché Guayabo de Turrialba fu abbandonata?
La storia nota di Guayabo de Turrialba
Ai tempi del suo splendore Guayabo de Turrialba non doveva assolutamente essere un luogo di secondaria importanza, e poi scopriremo perché. Eppure è rimasto celato dalla giungla, ai piedi del Vulcano di Turrialba, per secoli e millenni, Il suo ritrovamento si deve infatti a Carlos Aguilar Piedra, un archeologo locale. Questi cominciò a notare i resti dell’insediamento solo nel 1968.
Nel 1973 il sito venne dichiarato monumento nazionale e, vista l’eccezionale qualità delle costruzioni che vennero rinvenute, nel 2009 l’American Society of Civil Engineers gli ha conferito il riconoscimento di International Historic Civil Engineering Landmark. Guayabo de Turrialba venne eretta ben prima dell’arrivo dei Conquistadores. I quali però non si accorsero mai della sua esistenza, poiché a quei tempi la cittadina era già stata abbandonata.
Guayabo de Turrialba viene considerato il centro nevralgico per le comunità umane che anticamente abitavano questi luoghi. Era infatti un insediamento notevole, che ancora oggi si stende su oltre 200 ettari di terreno e che si pensa potesse essere abitato da 10.000 persone. Dato sconcertante se si pensa che, secondo gli studiosi, la città venne costruita a partire dal 1000 avanti Cristo.
Abitanti misteriosi
Non sappiamo però chi abitasse qui, né in quali affari fosse impegnato, Quello che si può dedurre dai resti umani, dai reperti, e dalla struttura delle architetture, è che Guayabo de Turrialba dovesse essere un centro religioso e amministrativo. Non ci sono tracce di forze militari; i culti praticati qui non erano sanguinosi come quelli dei vicini Maya perché non ci sono tracce di sacrifici umani.
Quel che è certo è che il popolo di Guayabo aveva delle doti eccezionali nel campo delle costruzioni. L’insediamento è formato da una serie di piattaforme di pietra su cui venivano erette costruzioni in legno. La più grande, detta “Grand Mound”, misura 28 metri di lunghezza ed è alta quasi tre metri. Ci sono imponenti scalinate, ampie strade pavimentate, e soprattutto un impianto idrico all’avanguardia.
Al centro dell’abitato arrivava acqua fresca, che poi veniva conservata in grosse cisterne in cui probabilmente si faceva anche il bagno. Accanto alla piazza principale ci sono due curiose costruzioni a forma di otto, il cui scopo non è ben noto. Vicino alle abitazioni è stato anche ritrovato un luogo di sepoltura, dove però non sono state trovate suppellettili di alcun genere.
La fine di Guayabo de Turrialba
Pare però che una civiltà così evoluta e ben organizzata, ad un certo punto, sia svanita nel nulla. Intorno al 1400 dopo Cristo l’insediamento appare già abbandonato. Nelle cronache dei monaci al seguito degli europei giunti a colonizzare le Americhe non c’è menzione a questo luogo, che quindi doveva essere già stato occultato dalla foresta.
Perché Guayabo fu abbandonata? Gli scavi sono ancora in corso. Si pensa che solo il 10% del sito sia stato esplorato, quindi rimane ancora molto da scoprire e non si possono escludere sorprese anche eclatanti. Perché ci sono alcune cose abbastanza oscure su questo luogo.
A Guayabo furono ritrovati molti manufatti e incisioni su pietra, che sono stati portati al Museo Nazionale di San José. Alcune pietre, le più grandi, incise in modo mirabile, sono invece rimase al loro posto. Le due più notevoli raffigurano un giaguaro e un essere anfibio che sembra un coccodrillo.
Dove potevano gli abitanti di questo luogo aver visto un coccodrillo? Questi animali vivono sugli estuari dei fiumi, e il mare si trova a molti chilometri di distanza da Guayabo. La risposta, forse, si cela in quella vasta porzione del sito che non è ancora stata scavata.
Una perfetta armonia
Quello che stupisce l’occhio di chi arriva per la prima volta a Guayabo è la grande armonia che la gente che lo abitava era riuscita a creare con l’ambiente circostante. Le costruzioni sfruttano l’ambiente naturale, anziché violarlo, e se ne avvantaggiano senza sfruttarlo. Ci sarebbe molto da imparare da questo stile di architettura.
E si apre un nuovo mistero: da dove venivano e dove sono andati gli abitanti di Guayabo? Cosa ha causato la fine della città? Chi erano questi uomini, capaci di costruire cose mirabili, che sembrano aver conservato un remoto ricordo del mare? Forse anche Guayabo de Turrialba è stata una successiva colonia dei sopravvissuti di Atlantide?
Mentre cerchiamo le nostre risposte, rubiamo con gli occhi. Apprendiamo dai nostri antenati, che riteniamo “primitivi” ma spesso si dimostrano assai più evoluti di noi, ad amare il mondo in cui viviamo e ad abitarlo con il massimo rispetto.