Una antichissima tradizione, che si perde nella notte dei tempi, dice che se getti una monetina all’interno di un pozzo puoi ottenere la realizzazione di un tuo desiderio. Sono i famosi “wishing wells”, pozzi dei desideri, di cui la Fontana di Trevi non è che l’esempio più maestoso ed eclatante. Ti piacerebbe sapere dove trovare uno di questi pozzi, per esprimere i tuoi desideri per il nuovo anno?
Come nasce il Pozzo dei Desideri
Studiosi e antropologi non sanno trovare un’origine ben definita alla tradizione dei pozzi dei desideri. Si tratta sicuramente di un’usanza europea, che affonda nella cultura celtica e germanica. Il mito che più da vicino sembrerebbe aver originato l’uso di gettare oggetti nei pozzi per ottenere qualcosa in cambio è narrato nell’Edda, ed ha come protagonista una divinità norrena, il dio Odino.
Mimir era una divinità acquatica che risiedeva accanto a un pozzo incantato, capace di dare la conoscenza. Mimir beveva da quella fonte, che sgorgava dall’albero della Vita Yggdrasill, ogni giorno. Odino andò da Mimir chiedendogli di potersi dissetare a quella fonte. Voleva conoscere il modo per evitare che il genere umano andasse incontro alla distruzione. Mimir acconsentì, ma ad una condizione.
Odino doveva dare in cambio qualcosa che per lui era molto prezioso, qualcosa che era importante per lui: il suo occhio destro. Il dio accettò, e bevve. Il suo occhio restò sul fondo del pozzo, ad ammonire i futuri richiedenti. Il pozzo dei desideri, dunque, esige un pegno, un pagamento, per elargire le sue virtù benefiche.
L’importanza dell’Acqua
La radice profonda del mito e dell’usanza si trova nell’importanza estrema che per le popolazioni antiche aveva l’acqua. A loro non bastava aprire un rubinetto per avere acqua potabile e pulita: spesso dovevano fare lunghi chilometri, o patire la siccità. Per questo trovare una fonte era un evento a dir poco miracoloso. Il luogo dove sgorgava acqua diventava subito sacro.
I Celti vi erigevano statue di legno delle loro divinità acquatiche; la fonte veniva circondata con dei sassi a difesa. L’acqua serviva all’agricoltura, ma anche per la caccia, poiché attirava gli animali. C’erano poi fonti di acque che potevano curare i malanni più comuni e che avevano evidenti virtù benefiche: le sorgenti termali.
Quali desideri dunque venivano espressi anticamente? La salute, una buona caccia, un buon raccolto. Quando cominciò l’uso di gettare dentro il pozzo una monetina? Non lo sappiamo con certezza, ma lo testimonia già Plinio il Vecchio, e di esempi ne abbiamo numerosi. Sembra non fosse importante il valore della moneta: spesso venivano usate quelle fuori corso. La moneta non era che un piccolo pegno, senza contare che il suo rame, o l’argento di cui era fatta, contribuiva a mantenere pura e pulita l’acqua del pozzo.
I Pozzi dei Desideri più famosi
Abbiamo già citato la Fontana di Trevi. Sappiamo che ogni anno i visitatori che accorrono a visitare Roma, la Città Eterna, voltano le spalle alla grande fontana del trivio e buttano una moneta in acqua. Il desiderio espresso è: tornare presto a Roma. Ma di pozzi dei desideri, magari meno appariscenti della Fontana di Trevi, ce ne sono numerosi in tutto il mondo.
I Paesi europei che ne sono più ricchi sono la Gran Bretagna e l’Irlanda. In Inghilterra, nel Northumberland, c’è un tempio molto antico dedicato alla dea celtica Coventina. Nei pressi del tempio c’è anche un pozzo, all’interno del quale gli archeologi hanno rinvenuto circa 16 mila monete. Per centinaia di anni la gente aveva buttato monete nel pozzo, sperando di ottenere qualcosa in cambio: e forse, chissà, lo ha anche ottenuto!
Sull’isola di Man c’è il cosiddetto “pozzo di San Patrizio“, nella parrocchia di Maughold. Ha la forma di un ferro di cavallo e secondo la tradizione fu il santo in persona a darle vita, così che l’acqua possiede virtù speciali. Infatti un tempo il pozzo era usato come fonte battesimale. A Glastonbury c’è il “chalice well”, che si lega alla leggenda del Santo Graal.
A Monaco, in Germania, c’è un’antichissima tradizione che si ripete ogni anno il Mercoledì delle Ceneri. Un tempo il primo cittadino si recava alla Fishbrunnen, la fontana che si trova a Marienplatz, e vi lavava i sacchetti di soldi dei cittadini. Serviva a garantire che sarebbero stati ben pieni anche l’anno successivo! Oggi si dice che porti bene sciacquare i portafogli nella fontana.
Il Pozzo e i tuoi Desideri
Al giorno d’oggi è molto meno semplice di un tempo trovare un pozzo a cui confessare i desideri più nascosti del proprio cuore, ma si può sempre provare. La cosa interessante del funzionamento di un pozzo dei desideri è che non è esattamente una “lampada magica”. In questo caso non c’è un genio miracoloso, ma un equo scambio di favori.
Dunque, se ti presenti allo spirito della fonte con cuore puro e intenzioni ben determinate, potresti facilmente vedere esaudito il tuo sogno. Quanto meno, il pozzo ti darà un aiuto e ti sosterrà nel tuo intento. Il senso è che devi essere prima tu ad impegnarti, e poi l’Universo si solleverà per venirti incontro.
Il tuo Pozzo dei Desideri è più vicino di quanto non credi. Colmalo con monetine di rame e d’argento, e magari quello che il tuo cuore brama per l’anno nuovo potrebbe diventare realtà. O, alle più brutte, la tua acqua resterà sempre pulita e chiara.