Anche se il nostro Sistema Solare è composto da nove pianeti (Terra compresa) ce n’è uno con il quale non possiamo negare di avere un legame particolare: Marte. Il “Pianeta Rosso“, nostro vicino insieme a Venere, è spesso visibile ad occhio nudo, ma non è questo che ce lo rende “fratello”: sono piuttosto le tante ipotesi che si sono fatte sulla possibilità di vita su di esso.
Ma il motivo per cui oggi si torna a parlare di Marte è un altro: questa sera, 31 Luglio, il pianeta si troverà alla minima distanza dalla Terra (parliamo comunque di oltre 35milioni di chilometri!) e sarà ben visibile nel cielo notturno. Guarda a Sud-Est, sotto la Luna, verso la costellazione del Capricorno. Potrai vederlo brillare a partire dalla mezzanotte fino all’alba.
Perché Marte è così luminoso?
Marte, come tutti gli altri pianeti del nostro Sistema, descrive un’orbita ellittica, vale a dire che si avvicina e si allontana dal Sole nel suo movimento rotatorio. Di conseguenza si avvicina e si allontana anche dalla Terra. Ogni 26 mesi circa giunge nel punto più vicino, ed è per questo che appare più grande, più visibile e più luminoso.
Stasera però l’evento è eccezionale perché Marte sarà più vicino che mai alla Terra: la posizione che sta assumendo si verifica solo una volta ogni 15-17 anni, in quanto il Pianeta Rosso sarà anche in opposizione al Sole. Questo garantirà una visibilità incredibilmente chiara.
L’evento astronomico di stasera quindi sarà un altro momento per ammirare il nostro Pianeta-Fratello, dopo l’eclissi di qualche giorno fa in cui si è mostrato in accoppiata con la Luna Rossa. E non è che l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di osservazioni molto interessanti, come la tempesta di sabbia che ne ha investito la superficie, e la scoperta di un lago sotterraneo di acqua ghiacciata in cui potrebbero esserci le molecole primordiali della Vita.
Perché Marte ci affascina tanto?
Se nei secoli passati Marte affascinava per la sua visibilità, da qualche decennio a questa parte la letteratura e la cinematografia di fantascienza gli hanno conferito un peso ancora maggiore nel nostro immaginario. Già dalla fine dell’Ottocento gli scrittori più fantasiosi hanno iniziato ad immaginare la possibilità di viaggiare fino a Marte, e nel 1897 H.G.Wells pubblicò forse uno dei romanzi più famosi relativi ad un’invasione marziana, “La Guerra dei Mondi”.
Fu allora che il termine “marziano” ed “extraterrestre” divennero quasi sinonimi, e si cominciò a favoleggiare di una popolazione capace di abitare le lande desolate di Marte. Qualcuno ha persino il sospetto che la stessa vita sulla Terra sia iniziata grazie a visitatori giunti da Marte sul nostro pianeta infiniti eoni fa.
Nel 2015 il rover Curiosity, inviato dalla NASA su Marte, sembrò confermare l’ipotesi di un’antica civiltà marziana. Infatti inviò immagini che mostravano piramidi in tutto e per tutto simili a quelle egizie sorgere sul suolo brullo del Pianeta. Gli scienziati spensero subito qualunque tipo di fantasia: secondo loro non si trattava che di una roccia di dimensioni piramidali resa più grande di quanto non fosse da un gioco di ombre e luci.
War of the Worlds
Nel 1958 il celebre attore Orson Welles recitò in uno sceneggiato radiofonico che prendeva spunto dalla “Guerra dei Mondi” di Wells. Il problema però fu che gli ascoltatori non si resero conto che si trattava di una finzione e, siccome il romanzo parla di un attacco alieno che ha lo scopo di sterminare la razza umana, presto si diffuse il panico! Questo è passato alla storia come lo scherzo radiofonico meglio riuscito di sempre… per quanto involontario.
Il cinema e la letteratura ci hanno presentato i marziani a volte come creature benevole, a volte invece come crudeli conquistatori, ma questo non è che l’effetto della proiezione dei nostri desideri e delle nostre paure. Allo stesso modo, voler credere che su Marte ci sia (o ci sia stata la vita), è il riflesso di uno dei più grandi sogni dell’Umanità: scoprire di non essere sola nell’Universo.
Ogni volta in cui si avvista un UFO (Unidentified Flying Object), o si vede sul suolo marziano qualcosa che sembra simile ad una costruzione umana, la scienza subito si affretta a dare una spiegazione ragionevole e razionale. Ma chi ci può dire davvero quali misteri cela lo spazio profondo? In verità, nessuno di noi ancora è riuscito a raggiungere i limiti dell’Ignoto e tutto quello che sappiamo si limita ad una piccolissima parte del Cosmo.
Credere, o non credere, dipende sempre e soltanto dalla concezione della Vita che si adotta. La Realtà non è mai univoca, come vorrebbero farci credere; la verità non è mai Unica, ma dipende dal punto di vista da cui si guarda. Tu puoi decidere di guardare con gli occhi fisici e con la razionalità scientifica, o puoi decidere di lasciare che il tuo Sesto Senso ti guidi oltre i confini del Conosciuto.
Così stasera, quando osserverai Marte, potrai vedere solo un punto rosso in fondo al Cielo, o potrai vedere volti, ragni, piramidi, e magari una civiltà migliore della nostra che da lassù possa ispirarci e renderci, seppur marziani, più umani.