Il mare più misterioso: il Triangolo delle Bermuda

A volte pensiamo che a questo mondo non ci sia più nulla da esplorare. Ci convinciamo che l’Uomo abbia già svelato ogni segreto di questo Pianeta, e che non resti che andarcene su un altro. Niente di più sbagliato: la Terra cela molti luoghi misteriosi, che hanno ancora tante cose da raccontare a chi abbia voglia di prestare orecchio.

Luci e Nebbie

Triangolo delle Bermuda

Fonte: Video Blocks

Quando Cristoforo Colombo, nel 1492, intraprese il suo coraggioso viaggio attraverso l’Oceano Atlantico, ignaro che sarebbe incappato nel Nuovo Continente, riferì fatti strani a cui assistette insieme al suo equipaggio. In particolar modo, nel momento in cui si avvicinava alle coste della Florida, disse di aver avvistato una grande luce che poi scomparve in mare. Quella luce riapparve in lontananza settimane dopo, mentre le bussole sembravano incapaci di fare il loro lavoro.

Nasce così uno dei più grandi misteri del mare, quello legato al cosiddetto Triangolo delle Bermuda. Questo nome fu coniato in realtà molti secoli dopo, intorno agli anni Cinquanta del XX secolo, a seguito di numerosi strani accadimenti che si erano susseguiti per molti anni. E altri  ancora se ne sarebbero verificati successivamente.



Le storie che si narrano sul Triangolo delle Bermuda, noto anche come il Triangolo del Diavolo, parlano di navi e aerei spariti nel nulla. Nessun messaggio di SOS, nessuna richiesta di aiuto. Anzi, nella maggior parte dei casi le ultime comunicazioni riportavano un “tutto ok”. Senonché c’era chi aveva visto le bussole impazzire, strane luci in cielo, o una nebbia alzarsi all’improvviso come dal nulla. Nasce così la convinzione che ci sia qualcosa di sinistro e misterioso in questo tratto di Oceano.

Un Triangolo Maledetto

Triangolo delle Bermuda

Fonte: Dread Central

Nello specifico, il Triangolo delle Bermuda è quello che si trova tra le omonime isole, la Florida e Puerto Rico. Si tratta di un’area variabile a seconda delle indicazioni, che si stende comunque su una porzione di oltre un milione di chilometri quadrati dell’Oceano Atlantico. Secondo alcuni, quando Shakespeare scrisse “La Tempesta” si ispirò alle storie che provenivano proprio da questa porzione di mondo. Questo ci conferma che la sinistra fama del Triangolo non è affatto recente come vogliono alcuni.

Certo è che negli ultimi decenni si è potuto tenere traccia delle sparizioni in modo più costante e documentato. Sono moltissime quelle che si attribuiscono all’attraversamento di questa zona di Oceano. Si tratta di aerei da ricognizione militari, svaniti all’improvviso dai radar e mai più ritrovati. Si tratta anche di enormi navi da guerra o mercantili. La più nota è la USS Cyclops, che scomparve con oltre trecento uomini di equipaggio. Il Presidente USA Woodrow Wilson commentò così il fatto “Solo Dio e il mare sanno cos’è successo alla grande nave”.

Secondo alcuni, persino Joshua Slocum, uno dei più noti navigatori del mondo che riuscì a compiere per primo la circumnavigazione del globo in solitaria in barca a vela, sarebbe sparito nel Triangolo delle Bermuda. Infatti Slocum scomparve nel 1909, durante un viaggio che lo doveva portare da Martha’s Vineyard in Sud America. Insomma l’esperienza, le dimensioni o la preparazione nautica non hanno mai fatto la differenza. Il Triangolo, quando ha fame, divora.

Le spiegazioni scientifiche

Triangolo delle Bermuda mistero

Fonte: y98.radio.com

Più il mistero si infittiva, più ci si ostinava a cercare una spiegazione razionale e scientifica. Ogni tot di anni qualcuno pubblica un libro in cui annuncia di aver risolto il mistero delle Bermuda. Così sono state fatte moltissime ipotesi. L’ultima in ordine di tempo è del 2017 e dice che la causa delle sparizioni siano onde anomale di oltre 30 metri, possibili in questa zona di Atlantico. C’è chi parla di irregolarità nei fondali marini, di sacche di metano, di improvvise tempeste causate dalla Corrente del Golfo.

Molti sostengono che la fama del Triangolo sia del tutto esagerata. Una fonte molto autorevole, ovvero i Lloyd’s di Londra, dice che, in percentuale, in questa zona non ci sono stati più incidenti che in altri tratti di mare. In fondo il Triangolo è sede di un notevole traffico marittimo e aereo. Anche se può sembrare cinico, è “normale” che tante imbarcazioni e aerei vadano incontro ad incidenti.



Se questo può far dormire sonni tranquilli ai più, resta però il ragionevole dubbio. Perché gli incidenti nel Triangolo del Diavolo non sono mai “semplici incidenti”. Restano le anomalie agli strumenti di bordo, i messaggi di SOS mai inviati, il fatto che testimoni oculari affermino di aver visto sparire gli aerei nella nebbia, ma in condizioni di calma piatta e mare tranquillo. Inoltre molte imbarcazioni sono state ritrovate, ma non il loro equipaggio.

Le “altre” spiegazioni

Triangolo delle Bermuda Atlantide

Fonte: 7lostworlds.ru

Così c’è chi ha avanzato altre ipotesi per spiegare come mai il Triangolo delle Bermuda presenti caratteristiche apparentemente uniche al mondo. Ipotesi che, paradossalmente, vengono corroborate da alcune tesi più canoniche. Si parla infatti di irregolarità dei fondali. Alcuni dicono che in quei fondali si possono vedere costruzioni umane, che probabilmente sono affondate centinaia, forse migliaia di secoli fa. Torna quindi l’ipotesi di un continente perduto, l’Atlantide di Platone.

A chi dice che i corpi degli comparsi non sono stati ritrovati poiché il mare fagocita tutto, si può obiettare che, così come l’Oceano ha deciso di nascondere i corpi di tante persone, può aver deciso di nascondere altre verità oggi considerate “fantascientifiche”. O magari quelle persone non sono morte, ma sono state solo trasportate altrove. Un’altra ipotesi è che il Triangolo sia un passaggio ad altri mondi, extraterrestri o appartenenti a dimensioni alternative.

L’indizio più consistente riguarda le anomalie elettromagnetiche che si osservano nell’area del Triangolo delle Bermuda. Forse sono dovute a quelle costruzioni sottomarine, che celano fonti di energia dimenticate. Magari si devono ad interferenze aliene. Se si pensa che la Terra non è altro che un enorme magnete, potremmo semplicemente dire che ci sono cose, sul magnetismo terrestre, che ancora ci sfuggono. Sicuramente affermare di aver “risolto” il mistero del Triangolo è a dir poco presuntuoso.

Un mondo da scoprire

Triangolo delle Bermuda USS Cyclops

USS Cyclops, che scomparve nel Triangolo delle Bermuda con oltre 300 uomini a bordo nel 1918 Fonte: www.history.com

Ancora una volta ci troviamo a dover allargare le braccia davanti al grande mistero dell’incredibile Pianeta sul quale viviamo. Credo sia ragionevole dire semplicemente che ciò che per noi è un “mistero” lo è solo perché ci sono ancora molte cose che non sappiamo. Usare le nostre limitate conoscenze per spiegare l’inspiegabile è come voler svuotare il mare con un secchiello, come disse Sant’Agostino parlando dell’ambizione dell’Uomo di comprendere Dio.



Quindi ogni ipotesi resta buona, ogni possibilità esplorabile. Non escludo che giungerà infine il tempo in cui potremo penetrare il velo di questo ed altri fatti oggi inspiegabili. Accadrà solo quando accetteremo che il Tempo muta volto e forma persino a quello che crediamo di conoscere, e ci porta sempre sorprese e novità. In fondo è questo il senso del mistero più grande che viviamo ogni giorno, quella della vita umana.

Un commento:

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