Ogni volta che viene trovato qualcosa sul fondo di uno specchio d’acqua, che si tratti di un lago o di un mare poco importa, impossibile non pensare ad Atlantide. Secondo molti Atlantide non era una vera civiltà, ma solo una leggenda inventata da Platone. Secondo Platone, Atlantide fu sommersa e si troverebbe nell’Atlantico. Ogni volta che l’archeologia rinviene monumenti sommersi, capiamo quanto il racconto di Platone abbia ben poco di fantastico e sia invece molto plausibile. Così, quando un gruppo di scienziati, scandagliando il lago di Tiberiade, scoprì una costruzione che si trovava laggiù, sul fondale sabbioso, la notizia fece il giro del mondo.
Dove si trova il lago di Tiberiade e perché è famoso
Il lago di Tiberiade è anche noto come lago Kinneret (o Kinnereth) o Mare di Galilea. Propriamente però è un lago, che si trova in Israele a oltre 200 metri sotto il livello del mare. La sua superficie misura circa 170 chilometri quadri e il punto più profondo misura 43 metri. Se ti sembra di averne già sentito parlare, probabilmente è perché da bambino sei stato a catechismo dove ti hanno raccontato le gesta di Gesù di Nazareth. Sul lago di Tiberiade si svolse il famoso miracolo di Gesù che cammina sulle acque, e qui pescavano la maggior parte di quelli che sarebbero diventati i suoi discepoli.
Israele è anche un Paese di antichissime civilizzazioni, e i ritrovamenti archeologici, specie negli ultimi anni, non sono rari. Ma quello che fu scoperto nel 2003 lasciò tutti a bocca aperta. Gli scienziati che stavano scandagliando con il sonar i fondali del lago di Tiberiade, in realtà, non cercavano resti del passato. Volevano solo scoprire l’origine si alcune pietre alluvionali trovate lungo le rive del Mare di Galilea, credute i resti di un antenato del fiume Giordano. Ad un certo punto però il sonar sembrò quasi impazzire, rivelando la presenza di qualcosa in rilievo sul fondo del lago, che avrebbe dovuto essere omogeneo.
Ad una prima occhiata si notava subito che si trattava di una struttura conica. Il primo pensiero fu che si trattasse di un rilievo naturale, ma ulteriori indagini fecero capire che inequivocabilmente ci si trovava davanti ad una struttura umana: una sorta di piramide sottomarina. La scoperta fu resa nota al pubblico solo molti anni più tardi, nel 2013, dopo che erano state compiute alcune immersioni per meglio capire la natura di quell’edificio fatto di grandi blocchi di pietra.
La “piramide” del lago di Tiberiade
Non si può parlare, dal punto di vista tecnico, di una vera e propria piramide (anche se spesso la costruzione viene appellata in questo modo). Più esattamente si tratta di un “mound”, un tumulo fatto con grosse pietre. Lo scopo sepolcrale, però, è ancora tutto da dimostrare. Quello che conosciamo con certezza sono le dimensioni della costruzione del lago di Tiberiade. La sua pianta è circolare (ecco perché non è corretto definirla una piramide) e la forma complessiva conica. Si erge dal fondale del lago per circa 10 metri, con un diametro di 70 metri. I blocchi che la formano sono di basalto, sono impilati gli uni sugli altri e pesano nel complesso 60.000 tonnellate. Complessivamente, la struttura è circa il doppio di Stonehenge in larghezza.
Sulla rivista International Journal of Nautical Archaeology i sub che hanno fatto delle immersioni nel lago di Tiberiade per verificare la natura della costruzione hanno riportato altri dettagli. Il Mare di Galilea ha fondali sabbiosi: questo rende la visuale poco chiare. Però, dall’accumularsi della sabbia lungo i fianchi della struttura, si può ipotizzare che sia antica di migliaia di anni. 4000, dicono alcuni, ma forse anche 12.000. I blocchi di basalto, lunghi circa un metro l’uno, sono semplici e non hanno incisioni né lavorazioni particolari. Non ci sono però dubbi che la costruzione del lago di Tiberiade sia opera dell’ingegno e del lavoro dell’uomo.
A sostenere che la costruzione sia più antica di 4000 anni è soprattutto Yitzhak Paz, che fa parte dell’ufficio delle Antichità israeliane ed è docente presso la Ben-Gurion University. Paz sostiene infatti che nella zona del Mare di Galilea ci sono molti altri siti megalitici molto antichi, e che la struttura rinvenuta sul fondo del lago di Tiberiade potrebbe essere coeva ad essi. Ma la domanda maggiore che ci si pone ancora e a cui interessa trovare risposta è scoprire come la “piramide” sia finita sul fondo del lago.
Scivolata o costruita sul fondo del lago di Tiberiade
Una prima ipotesi che era stata avanzata ai tempi della scoperta fu che si trattasse di un vascone per l’allevamento dei pesci. Ergo, la struttura circolare era stata costruita sul fondo del lago e lì era sempre stata. Tale ipotesi però non sembra molto credibile e si opta piuttosto per l’idea che l’edificio un tempo si trovasse sulla terraferma e sia finito sul fondo del lago a seguito di un terremoto. Oppure, avrebbe potuto essere sommerso con l’innalzarsi del livello delle acque.
Siccome i sub non sono riusciti ad entrare dentro l’edificio, ad oggi resta ignoto anche il suo scopo. Secondo gli studiosi poteva essere un luogo di sepoltura, oppure un tempio per venerare gli dei, oppure un edificio connesso alla città di “Bet Yerah” or “Khirbet Kerak” che si doveva trovare, sempre secondo gli archeologi, non distante dal Mare di Galilea. Adesso il desiderio è quello di continuare gli scavi subacquei, nella speranza di rinvenire reperti che diano datazioni più certe e soprattutto qualche riposta più tangibile.
L’unica certezza è che, ancora una volta, ci troviamo davanti ad una costruzione che la mente fatica a concepire. Come hanno potuto uomini vissuti migliaia di anni fa sollevare i pesanti blocchi di basalto fino a costruire una struttura alta ben 10 metri? Perché lo hanno fatto? Quante altre cose sono celate sotto la superficie lucente di mari e laghi? Come ci può aiutare la storia geologica della Terra a capire la vera antichità di tali strutture? Dal 2013 non abbiamo trovato ulteriori aggiornamenti sulla piramide del lago di Tiberiade. La ricerca della verità richiede sempre tempo, e pazienza.