Edgar Cayce, il profeta dormiente, quando cadeva in trance sotto ipnosi era in grado di vedere la sua vita precedente che si era svolta in Atlantide. Fu grazie a Cayce che ebbe inizio un movimento noto oggi come “Earth Changes”, che vuol dire “la Terra cambia”. Il concetto di base è semplice. così come in passato ci sono stati grandi stravolgimenti che hanno cambiato la faccia del globo, così sarà anche in futuro. A continuare la sua opera è stato Gordon Michael Scallion, che ha disegnato la mappa del mondo che verrà.
Gordon Michael Scallion
Gordon Michael Scallion è noto come un “profeta contemporaneo”, mentre definisce se stesso un “futurista”. Il suo percorso ebbe inizio però già in età adulta: la data fondamentale nella sua biografia è il 1979. All’epoca Scallion era consulente elettronico e stava colloquiando con un suo cliente quando, all’improvviso, si trovò del tutto afono. Ebbe inizio per lui un percorso molto travagliato di malattia e guarigione, durante il quale ebbe una visione.
Durante la sua degenza in ospedale vide una donna, che entrò nella stanza in cui era ricoverato ma che fluttuava a diversi centimetri dal terreno. La donna fece a Scallion importanti rivelazioni sulla sua vita, ma anche su quello che sarebbe accaduto a livello generale il mese successivo e negli anni a venire. Soprattutto, gli rivelò che a partire dagli anni Ottanta ci sarebbero stati dei grandi cambiamenti in tutto il globo, che avrebbero mutato completamente la faccia del pianeta Terra.
Quando la donna scomparve, l’uomo aveva ritrovato la voce. Non solo. qualcosa era davvero mutato, ed era lui stesso. Ora riusciva a vedere l’aura delle persone, e cominciò anche ad esercitare i suoi poteri di guarigione. Continuava ad avere visioni rispetto al futuro, e molte delle sue profezie si sono avverate, come ad esempio il terribile terremoto che nel 1984 colpì Mexico City.
Nel 1991 ebbe una serie di visioni in sogno, che si susseguirono per parecchi giorni. Scallion trascrisse esattamente ciò che aveva visto e inviò il report delle sue visioni ad un ristretto gruppo dei suoi amici. Quello fu l’inizio della pubblicazione del suo periodico che si intitola “The Earth Changes Report”, in cui riprende le parole di Cayce. Nelle sue visioni, infatti, Scallion aveva visto il pianeta venire radicalmente stravolto, spesso in modo drammatico.
La mappa del mondo che sarà
Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta Scallion disegnò una serie di mappe in cui si andava configurando il nuovo assetto terrestre così come ne aveva avuto premonizione. Allo stesso tempo, l’uomo andava definendo sempre meglio la sua filosofia, che si basa sul concetto di Terra-Gaia. Ovvero, la Terra è un organismo vivente che, in quanto tale, reagisce alle azioni dell’Uomo che la popola.
Con sua moglie, Scallion continuò a pubblicare la sua newsletter e creò anche un sito web, il matrix institute. Fu infatti uno dei primi teorizzatori del concetto di “matrix”, ovvero della realtà illusoria in cui l’uomo vive in attesa del suo risveglio. Non ci risulta che il sito sia oggi più online, né che la newsletter abbia ancora regolare pubblicazione. Quello che resta del lavoro di Scallion sono i libri che contengono le sue profezie, e la mappa del mondo che sarà, da lui disegnata.
Scallion precisa che i grandi cambiamenti che lui ha visto non sono definitivi: in un certo senso, la sua mappa vuole anche essere un ammonimento per coloro che vivono nelle aree che potrebbero subire i maggiori mutamenti. Dice che in parte sono legati al normale procedere delle cose, al fatto che appunto la Terra è un organismo vivente e, come tale, evolve. In altra parte, però, sono anche legati all’azione dell’Uomo.
Tutto ruota attorno al concetto dello spostamento dell’asse terrestre. Se negli anni Cinquanta si credeva impossibile che l’asse del pianeta cambiasse posizione, oggi sappiamo con certezza che invece lo fa a cicli regolari che determinano la precessione degli equinozi. Tale fenomeno è ciò che in passato ha determinato il susseguirsi di diverse ere climatiche; forse è anche parzialmente responsabile della fine di Atlantide e Mu. Ed è ciò che in futuro cambierà ancora il volto della Terra così come la conosciamo.
Come sarà il mondo
Ecco la descrizione dettagliata di cosa accadrà ai vari continenti, sempre secondo le visioni di Scallion.
Africa: il continente africano risulterà diviso in tre parti. Il Mar Rosso si espanderà, così che la città del Cairo scomparirà. La piana di Giza finirà completamente sott’acqua, ma non prima di aver svelato molti suoi altri misteri archeologici. A nord e ad ovest di Città del Capo emergeranno nuove terre ora sommerse.
Asia: sarà il continente che subirà i cambiamenti maggiori per via della presenza della Cintura di Fuoco. Tutto verrà sommerso, dalle Filippine fino al Giappone, e anche Taiwan e gran parte della Corea finiranno sotto l’Oceano. Gran parte delle attuali terre emerse scompariranno, per lasciare spazio a nuove terre.
Antartide: questa terra tornerà a fiorire, lasciando vedere le tracce della precedente civiltà che l’aveva abitata. Sarà fertile e rigogliosa.
Australia: la sua superficie si ridurrà di circa il 25% perché le coste verranno sommerse. Nuove terre però emergeranno al largo. I deserti torneranno fertili.
Nuova Zelanda: incrementerà notevolmente la sua superficie fino ad unirsi all’Australia, dalla quale sarà separata da un istmo, diventando così la nuova frontiera.
Europa: le nazioni a nord verranno inondate, Gran Bretagna e Irlanda comprese, mentre Londra resisterà come isola solitaria. La Russia verrà separata del resto del continente, mentre tutta l’area tra la Polonia e la Turchia sarà devastata da una Guerra Santa. Il centro Europa sarà sommerso, ma non Parigi. L’Italia sarà divisa in due, sopravviveranno solo le zone più elevate e una nuova terra sorgerà dove ora ci sono Sardegna e Sicilia.
America: gran parte del Nord America sarà inondato; sarà proprio dagli USA che avrà inizio il cambiamento maggiore. Tutto il Centro America si trasformerà in una serie di isolette. La penisola dello Yucatan verrà inondata così come buona parte del Messico, dove proseguirà un’intensa attività sismica. L‘America del Sud sarà la terra più stravolta, sconquassata da terremoti e devastata da inondazioni. Molte terre saranno sommerse, ma emergerà un nuovo continente che si unirà al Cile.
Il futuro
Che si voglia prestar fede o meno alle visioni di Scallion, possiamo dire che in fondo non serve essere veggenti per capire che quanto ha disegnato molto probabilmente accadrà. Sono solo i tempi che ci sfuggono: ma sappiamo bene che la Terra è un organismo vivente, e che in quanto tale muta pelle e forma. Noi umani ci crediamo padroni del mondo, ma siamo solo una delle tante specie che popolano le terre emerse, e nemmeno la migliore.
Scallion dice che la sua mappa potrebbe servire mettere in salvo delle vite. Prevedere è utile per ideare dei rimedi a ciò che sarà, laddove è impossibile evitarlo. Per noi potrebbe solo essere un modo per riflettere sulla fragilità delle nostre certezze, dove anche ciò che crediamo immutabile, nei fatti, non lo è. Questo però non ci deve far sentire come foglie al vento, in balia di un destino ineluttabile. Deve donarci la leggerezza dell’acqua, capace di cambiare anch’essa forma senza però perdere la sua identità.
Tale identità non può essere cercata, né trovata, negli orpelli esteriori o in uno stile di vita che non tenga conto del fatto che siamo animali, e che in quanto tali non possiamo ignorare le regole che natura impone a tutti suoi abitanti. Più la nostra vita sarà aderente alle leggi di natura, meno questi sconvolgimenti futuri ci turberanno. Se diventiamo consapevoli che nulla è per sempre, sarà allora che ci sentiremo eterni.