La cultura Adena si sviluppò tra il 1000 avanti Cristo e il 300 circa dopo Cristo in Nord America, e più esattamente negli stati dell’Ohio, dell’Indiana, della Virginia, del Kentucky e parzialmente negli stati della Pennsylvania e di New York. Gli Adena erano parte di quella più ampia civiltà detta dei “mound builders”. Infatti le costruzioni più notevoli che ci hanno lasciato sono dei tumuli. Nel XIX secolo furono ritrovati molti scheletri Adena, che erano dei veri giganti: solo pochi anni fa, però qualcuno ha tentato di ricostruire i loro tratti somatici.
Chi erano gli Adena
Abbiamo già brevemente introdotto la cultura Adena, che per molti studiosi è precedente a quella Hopewell, mentre per altri è contemporanea. Possiamo dire che si tratta di popolazioni che abitarono il Nord America e che avevano tratti comuni, così come tratti distintivi. Quello che sappiamo di loro è frutto di quanto ritrovato nei tumuli, costruzioni in terra che servivano da sepoltura ma che testimoniano anche un grado di civiltà niente affatto “preistorico”.
Questi tumuli dovevano essere centinaia, ma oggi ne sono rimasti solo pochi perché in passato vennero smantellati. Il nome “Adena” viene dal primo importante tumulo che fu ritrovato e scavato nei primi anni del XIX secolo in Ohio. Gli Adena erano un popolo agricolo, che coltivava la terra, ma anche di cacciatori. Nei tumuli sono stati trovati oggetti in bronzo, ceramiche e tavolette incise. La costruzione dei tumuli era un’opera notevole, e alcuni dei più imponenti raggiungono anche i 100 metri di altezza.
Uno studio del 2016 individua anche un tratto comune tra i tumuli degli Adena, un collegamento che in precedenza gli studiosi non avevano fatto. Sembra che la loro disposizione segua quella della Via Lattea. Secondo questo popolo antico infatti l’anima doveva seguire la Via Lattea per raggiungere il regno dei Morti. Ovvero, la disposizione e l’orientamento dei tumuli seguirebbe un preciso disegno astronomico.
Gli Adena erano dei giganti
La cosa veramente interessante circa questa popolazione antica riguarda i suoi tratti somatici, che parimenti solo pochi anni fa qualcuno si è preso la briga di ricostruire in una ricostruzione grafica. Parliamo dell’artista Marcia K. Moore, che sulla base dei resti ossei ritrovati ha cercato di dare un volto a questi antenati antichi. Il punto è che gli Adena presentano caratteristiche molto peculiari, ma non hanno mai suscitato l’interesse destato, ad esempio, dai crani allungati.
La prima caratteristica che troviamo riportata in tutte le cronache del XIX secolo, alla riscoperta dei tumuli, è che gli scheletri ritrovati erano tutti molto alti. Oscillavano in genere intorno ai due metri e mezzo, a volte arrivavano a superare persino i tre metri. Gli articoli di giornale che testimoniano questo sono numerosi. Ad esempio, il News Herald scrisse, in data 3 gennaio 1895:
La ditta Bridge Carpenters ha trovato durante gli scavi uno scheletro gigantesco ad est di Portsmouth, pochi giorni fa. Misurava 2 metri e 20 di altezza…
Ma non solo: sono numerose le annotazioni degli studiosi dello Smithsonian sul finire dell’Ottocento. Lo studio più serio su questi resti furono condotti però in seguito, intorno alla metà del XX secolo, da Charles Snow e William S. Webb. Così descrivono i tratti somatici degli Adena in “The Adena People“:
La fronte è tipicamente prominente, delimitata inferiormente da arcate sopracciliari abbastanza sporgenti…. Il caratteristico rigonfiamento della mascella superiore e inferiore (prognatismo alveolare) è di proiezione moderata … Di solito gli zigomi non sono solo di grandi dimensioni, con prominenza in avanti e laterale
Il prominente cranio dei giganti Adena
Il cranio dei giganti Adena era allungato, ma non nel modo dei teschi di Paracas. Aveva la volta molto più alta di quanto non si sia mai testimoniato in nessuna altra parte del mondo. A volte, sembra che gli Adena accentuassero in modo artificiale questa caratteristica, con delle fasciature, ma di fatto modificando ben poco quello che era un loro tratto somatico congenito. Qui di seguito, puoi vedere le rielaborazioni grafiche prodotte dal Marcia K. Moore.
https://www.marciakmooreciamarstudio.com/4
I volti che emergono da quel passato remoto sono davvero entusiasmanti e sembrano avvalorare una tesi che tutti coloro che credono nell’esistenza di Atlantide portano avanti con un certo vigore. Si pensa infatti che i Mound Builders potessero essere i discendenti dei fuggiaschi di Atlantide, coloro che avevano dovuto abbandonare la terra madre per creare nuovi nuclei di civiltà. Questi tratti così alieni, per certi versi, e l’altezza gigantesca degli Adena, fanno pensare quasi ad un altro ceppo umano, ad un’altra “evoluzione”.
Le dimensioni sulle quali l’artista si è basata per le sue elaborazioni sono quelle riportate nelle annotazioni di P. W. Norris, che lavorava per il dipartimento di Etnologia che si occupò di scavare il tumulo di Charleston, in West Virginia, tra il 1883 e il 1884 (Smithsonian Manuscript, Norris Mound Excavations). Queste dimensioni sono avvalorate da molte altre fonti. Non si può negare quindi che gli Adena fossero dei “giganti“. E se i giganti di cui si parla nella Bibbia sono realmente esistiti, e se davvero un “diluvio” c’è stato, perché non potrebbe essere esistita anche Atlantide?
Fonti:
- https://www.ancient-origins.net/unexplained-phenomena/adena-giant-revealed-profile-prehistoric-mound-builders-004876
- https://www.ancient-origins.net/human-origins/portrait-adena-female-and-women-adena-society-008078
- https://core.tdar.org/document/403698/the-milky-way-path-of-souls-and-adena-hopewell-earthworks
- https://www.legendsofamerica.com/adena-culture/
- https://www.ancient-origins.net/history/adena-hopewell-cosmology-0013120
- https://www.encyclopedia.com/humanities/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/mound-builders-poverty-point-adena-hopewell-and-mississippian-cultures
- https://atlantisforschung.de/index.php?title=Die_Adena-Kultur_und_Atlantis
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