I Dolmen del Caucaso: megaliti in Russia

La nostra cultura profondamente eurocentrica solitamente sposta la sua attenzione verso ovest, e solo raramente verso est. La Russia invece è un Paese che offre moltissimi spunti di studio, anche e soprattutto dal punto di vista archeologico. A partire dall’inizio del XX secolo la comunità scientifica russa iniziò ad interessarsi a numerose strutture megalitiche che si trovano sparse per tutta la regione del Caucaso. I dolmen del Caucaso ricordano moltissimo strutture simili disseminate in tutto il mondo, Europa compresa, e sollevano tanti interrogativi a cui però solo in pochi hanno cercato di trovare risposta.

I dolmen del Caucaso

dolmen del Caucaso
Fonte: Facebook/RUSSIANOW1

Per prima cosa, chiariamo cos’è un “dolmen”. Il termine dolmen sta ad indicare delle antichissime costruzioni che si pensa avessero scopo sepolcrale. Sono monumenti che risalgono alla preistoria dell’uomo, si ritiene che siano tra le prime opere costruttive realizzate dall’umanità, insieme ai cromlech e ai menhir. I termini che indicano questi antichissimi edifici sono mutuati dalla lingua bretone, perché i primi studiosi che vi si interessarono erano francesi o anglosassoni. Ebbene, va detto però che i dolmen non si trovano solo in Francia, Inghilterra, o altri paesi europei come l’Italia stessa. Ce ne sono ovunque: anche in Russia.

A dirla tutta, i dolmen del Caucaso sono molto numerosi. Infatti se ne contano oltre 2000, circa 2300 secondo gli ultimi censimenti. Purtroppo però, visto che nel corso del tempo sono stati ignorati e ritenuto di poca o nessuna importanza, solo 150 sono ancora in buone condizioni. Molti degli altri sono quasi completamente distrutti. Durante la Seconda Guerra Mondiale venivano addirittura usati per far brillare mine e esplosivi. L’area nella quale sono collocati si dipana tra le regioni della Georgia e della Abcasia; molti sono lungo il Mar Nero, altri sulle sommità delle colline.

Stando all’etimologia del termine, i dolmen sarebbero dunque delle tombe, ma in verità non è del tutto sicuro quale fosso il loro scopo. Quel che è certo è che dentro numerosi dei dolmen del Caucaso sono stati trovati resti umani, ma è possibile che siano stati usati come sepolture in tempi di molto successivi alla loro erezione. La datazione ufficiale fa risalire questi monumenti megalitici al 4000-3000 avanti Cristo. Secondo alcuni commentatori, però, sono molto antecedenti. Ricordiamo sempre che non vi è modo sicuro di datare la pietra: si possono datare solo i resti organici che si trovano nelle sue vicinanze.

Come sono fatti i dolmen del Caucaso

dolmen del Caucaso
Fonte: kulturologia.ru

Si nota come le tante costruzioni sparse nel Caucaso siano state erette anche in tempi diversi. ce ne sono infatti alcune molto più semplici, e altre più sofisticate che formano dei veri e propri complessi. Di base, un dolmen è formato da un’unica stanza, il più delle volte, creata da pietre poste verticalmente e poi orizzontalmente. I massi sono molto grandi e molto pesanti, in arenaria. Come misteriosamente accade spesso quando si parla di monumenti megalitici, non c’è traccia delle cave da cui queste pietre sarebbero state tratte. Ogni dolmen ha un portale di ingresso, formato da un’architrave e da un pertugio tondo.

La pianta dei dolmen del Caucaso è varia: ce ne sono di rettangolari, trapezoidali, ma anche circolari o a forma di cavallo. Non presentano decorazioni particolari. Ci sono incisioni di linee a zig zag, spirali, e anche cup marks, ovvero delle insenature nella roccia che formano delle concavità. Sull’architrave di alcuni dolmen ci sono due seni; in altri casi, per fermare la pietra d’ingresso, ci sono simboli fallici. La varietà dei dolmen del Caucaso è davvero molto vasta e non esiste uno studio davvero approfondito sulle varie tipologie che possa servire a capire qualcosa in più circa la loro destinazione d’uso.

All’interno sono stati ritrovati resti umani, ma anche utensili in pietra o in bronzo, persino ornamenti semi preziosi. Oltre allo scopo di sepoltura, si presume che potessero anche avere una finalità sacra o religiosa. Nei dolmen più complessi c’è anche una corte esterna, delimitata da alte mura di pietra, che probabilmente serviva al fine di svolgere dei cerimoniali. Tre dei dolmen del Caucaso che sono considerati tra i più interessanti sono quelli che si trovano su una collina presso il fiume Zhane River, lungo la riva del Mar nero nell’area di Krasnodar vicino Gelendzhik.

Chi ha costruito i dolmen del Caucaso

dolmen del caucaso
Fonte: dvernaya-moda.livejournal.com

Veniamo a questo punto alla domanda più interessante: chi ha realizzato questi monumenti megalitici, così simili a quelli che si trovano disseminati anche nel resto del globo? La prima risposta la forniscono le tradizioni popolari. Secondo la gente del Caucaso un tempo viveva un popolo di nani che per spostarsi cavalcava le lepri. I nani, ovviamente, viste le loro ridotte dimensioni, correvano parecchi pericoli. Al fine di proteggerli, furono i giganti a costruire delle case di pietra: i dolmen. In pratica, secondo le leggende del posto furono i giganti ad erigere quelle strutture. Esattamente quello che scrive anche Goffredo di Monmouth a proposito di Stonehenge.

E gli archeologi cosa dicono? Purtroppo, come abbiamo già spiegato, ci sono ben pochi studi approfonditi sui dolmen del Caucaso. L’unica vaga ipotesi che è stata avanzata riguarda gli appartenenti alla cultura Koban, che abitò il Caucaso tra l’Età del Bronzo e l’Età del Ferro. Questa gente aveva attrezzature rudimentali, e diventa difficile spiegare come abbiano potuto scolpire la pietra con tanta precisione. Così come ci capita di vedere nei monumenti peruviani attribuiti agli Incas, le rocce si incastrano così bene tra di loro che nemmeno un foglio di carta può essere inserito nelle linee di congiunzione.

Inoltre, costruire un dolmen significava sollevare e spostare pietre di svariate tonnellate. Eppure questi edifici antichissimi non presentano la minima sbavatura. Nel 2007 un gruppo di ingegneri cercò di ricostruirne uno a partire dalle pietre che erano state trovate, provando a riassemblarle come dovevano essere in origine. Avevano attrezzi modernissimi e sofisticati strumenti di calcolo. Non riuscirono però ad ottenere la precisione che gli antichi costruttori avevano dimostrato erigendo i dolmen del Caucaso.

Gli antichi costruttori dei dolmen del Caucaso

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Fonte: russo-travel.ru

Da un angolo all’altro del globo inciampiamo in opere lasciate da chi è vissuto molto prima di noi. La loro perfezione, la loro grande modernità ci lascia ogni volta allibiti. Quanto antichi sono davvero i dolmen del Caucaso? C’è chi dice possano addirittura avere oltre 25.000 anni. Ma come ha potuto gente “primitiva” spostare blocchi pesantissimi, come quelli dei dolmen russi, o di Stonehenge, o delle piramidi, o di Baalbek o di Gobleki Tepe? La scienza se lo chiede da decenni senza ancora essere riuscita a trovare una risposta soddisfacente.

Sarebbe bello se venissero promossi ulteriori studi sui megaliti del Caucaso, e se soprattutto si tutelassero quelli rimanenti. Molti sono stati distrutti anche dalla ruspe, per ragioni economiche. Ma una società che distrugge il suo passato per guardare al futuro perde l’uno e l’altro. All’interno degli spazi delimitati da pietra dei dolmen c’è molto di più di quanto l’occhio possa apprezzare, e forse un giorno possederemo gli strumenti adatti per vedere.

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